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MILAZZO, C’E’ UNA PERDITA D’ACQUA IN VIA SPIAGGIA DI PONENTE

UNA LETTERA DENUNCIA INTERPRETA IL MALUMORE DEI CITTADINI E RICHIAMA I TECNICI AL LORO DOVERE: PERCHE’ PRIVARE TUTTA LA CITTA’ DELL’ACQUA QUANDO SI PUO’ BENISSIMO CIRCOSCRIVERE IL DANNO ED EVITARE I DISAGI? PERCHE’ NON VENGONO PROGRAMMATI GLI INTERVENTI? 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Milazzo 11 maggio 2024

Egregio Signor SINDACO e-mail: ufficiostampamilazzo@gmail.com

e    p.  c.                                                   

All’Editore di TERMINAL dott. Santino Smedile

Al Direttore de LE CRONACHE DEI SICILIANI dott. Stefano Scibilia

OGGETTO: Interruzione idrica, accorgimenti ed esecuzione lavori alternativi.

 

Dopo che per almeno 10 ore siamo stati privati dell’erogazione idrica in tutta Milazzo, PER UN DANNO IMPROVVISO IN PIAZZA MARCONI (ricordo a me stesso che i DANNI IMPROVVISI NON NASCONO DA SOLI ma c’è sempre qualcuno che li causa, e a costui andrebbero addebitate tutte le spese), ho constatato che anche lungo la via Spiaggia di Ponente, quasi all’incrocio con via Orsa Maggiore, c’è una copiosa perdita d’acqua!

Tramite la S.S. domando all’assessore ai LL. PP. Santi Romagnolo, soggetto molto attivo e dinamico, se ritiene giusto che in ore diurne improvvisamente venga interrotta l’erogazione idrica a tutta la città per eseguire la riparazione di una condotta, il cui intervento già programmato a mio parere poteva essere pianificato ed eseguito in modo completamente diverso: ad esempio durante le ore notturne.

Immagino che anche questa volta si emanerà una nuova ordinanza con cui si stabilirà, IN MANIERA UNILATERALE, di chiudere l’acqua all’acquedotto e lasciare a secco, per l’ennesima volta, tutta la città, che ormai si sta abituando ai giochi quotidiani che vengono fatti sulla sua pelle…. In conseguenza di ciò le abitazioni prive di autoclave, gli uffici pubblici, le scuole dell’intero territorio, tutte le attività commerciali, artigianali, bar, ristoranti, ecc. si sono troveranno improvvisamente privati del prezioso liquido; quindi saranno costretti ad interrompere le rispettive attività venendo a mancare i requisiti igienico sanitari nei confronti degli utilizzatori dei vari servizi e del Personale dipendente.

Ricordo, ma sempre a me stesso e non a voi, che qualsiasi rete idrica di distribuzione è dotata ai nodi (agli incroci) di saracinesche di intercettazione, che alla bisogna vengono manovrate per isolare i vari segmenti di condotte prima di effettuare i vari interventi di manutenzione (riparazioni, prese idriche, inserimenti di apparecchiature, ecc.).

Domando perché non è stato adottata questa procedura, mediante la quale il disagio poteva essere ricondotto al solo tratto di strada ove è localizzata l’interruzione, evitando di penalizzare l’intera città.

Mi chiedo ancora se queste procedure sono a conoscenza dell’assessore dal quale dipende il servizio idrico integrato. Allo stesso assessore domando se nel momento in cui l’ente deve eseguire una qualsiasi riparazione ritiene giusto interrompere l’erogazione, oppure sa che il tutto si può effettuare limitando ad isolare con apposite manovre il tratto interessato.

Ma c’è di più: l’assessore rischia di incorrere in una denuncia per interruzione di pubblico servizio le cui circostanze anche se comunicate anticipatamente a mezzo stampa, non giustificano la procedura adottata ovvero quella di privare un intero territorio del servizio di erogazione idrica, per eseguire una semplice riparazione di una condotta idrica. A maggior ragione ritengo che qualora le operazioni dovessero prolungarsi oltre una ragionevole tolleranza, è opportuno eseguire l’intervento in ore notturne.

Signor Sindaco, al fine di evitare queste penose figure (stando così le cose si ripeteranno, non c’è dubbio) suggerisca all’assessore di farsi consigliare dai tecnici addetti al servizio idrico che sono persone molto valide, poiché quanto avvenuto non depone bene a favore del decoro cittadino, sempre se vogliamo migliorare lo stile di vita di questa Città ed evitare pesanti disagi alla Collettività amministrata.

Se poi i tecnici dovessero dire che le saracinesche sono ammalorate, arrugginite, non funzionano, sono inservibili, non c’è migliore occasione per intervenire, sostituirle e affidare a terzi la loro manutenzione: è sempre meglio un lavoro del genere, che tutti comprenderanno, fatto per il bene comune, piuttosto che togliere l’acqua alla città, mandare a casa gli alunni, non fare funzionare gli uffici, causare un danno economico a bar, esercizi di ristorazione, paninerie, oltre che ai genitori che dovranno rimanere a casa per accudire i figli minorenni.  

Distinti saluti.

lettera firmata

 

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