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MILAZZO, UN GESTO DI PIETA’: CONCESSA UNA TOMBA AD UN INDIGENTE

CI HA PENSATO LA CONGREGAZIONE DEL SS. NOME DI GESU’. MA VISTO CHE IL COMUNE NON STA PROVVEDENDO ALLA COSTRUZIONE DI ALTRI LOCULI, PER I DEFUNTI CHE RIMARRANNO SENZA SEPOLTURA CI PENSERANNO SEMPRE LE CONGREGAZIONI? TROPPO COMODO! 

Da ormai tre mesi, data la carenza di loculi comunali, la salma di un indigente deceduto in Milazzo giaceva in attesa di sepoltura nella camera mortuaria del Cimitero Monumentale. Il pietoso caso è stato segnalato alla Congregazione del SS. Nome di Gesù, Sodalizio Religioso eretto in Milazzo nel 1547, che, con voto unanime del Consiglio d’Amministrazione nelle persone di ing. Giuseppe Mirenda Presidente, sig. Vincenzo Giuffrè Segretario, dott. Pier Francesco Filoramo Tesoriere, ha assegnato un loculo della Cappella Cimiteriale della Congregazione per la tumulazione del povero defunto, di cui nessuno, nemmeno i familiari, si era più curato. Come precisa il Prof. Salvatore Italiano, storico e Governatore Onorario del Sodalizio, la concessione della sepoltura all’indigente T. N., oltre a ricadere nella plurisecolare tradizione delle opere di carità cristiana a cui si è sempre dedicata la Congregazione del SS. Nome di Gesù, riveste il carattere di atto di umana pietà e risponde alla prescrizione delle opere di Misericordia corporale che tutti i Cristiani sono tenuti a compiere. Parimenti a titolo gratuito, la locale ditta di onoranze funebri si è fatta carico della fornitura della cassa e delle operazioni di sepoltura dell’indigente, in concorso di mesta solidarietà con la Congregazione.

Ci corre tuttavia l’obbligo di ricordare a chi ci amministra che si stanno esaurendo i posti distinti che il Comune aveva costruito parecchi anni fa, e con una popolazione sempre più vecchia è strano che nessuno abbia pensato che in un futuro non troppo lontano aumenteranno anche i decessi. A meno che non si voglia costruire anche qui a Milazzo una PIRAMIDE, nella quale sistemare a tempo indeterminato le casse funebri ed il loro contenuto, e non per far sentire, in morte, tutti dei … faraoni. Ma ci assale un dubbio: che qualcuno, con la solita scusa del dissesto, non pensi di sfruttare la generosità delle congregazioni… 

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