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Addio, professore STELLA! Addio, direttore!

SI E’ SPENTO NELLA SERATA DI IERI IL PROFESSOR GIUSEPPE “PINO”  STELLA. Persona estroversa ed intelligente, poliedrica e attiva nonostante i problemi di salute, aveva a cuore le istanze dei consumatori e per qualche anno fu artefice di battaglie condotte con l’Adiconsum, lasciata per dare vita ad una nuova sigla che ha voluto abbinare ad un ulteriore giornale che lo stesso gestiva e dirigeva. Voce libera, arguta e propositiva, ebbe il riconoscimento unanime per il giornalismo nel 2012, e gli fu assegnato il PREMIO TERMINAL: fu quello il passo che lo avrebbe avvicinato anche alla nostra testata, di cui fu per un paio di anni il direttore. La sua esperienza diede un nuovo impulso al giornale, in un periodo in cui erano subentrati problemi di salute per me che mi ritenevo invincibile. Proveniente dall’ambiente giornalistico, aveva accumulato un’esperienza fin dagli anni della sua permanenza a Torino. Ci fece partecipe delle sue battaglie giornalistiche condotte negli anni di piombo, e sposammo senza mezzi termini la sua linea imprimendo al giornale una svolta che ci portò ad essere popolari ma anche invisi e temuti da chi aveva scheletri nell’armadio. La nostra satira aveva affilato le armi, i politici erano diventati i bersagli preferiti, non perchè nutrissimo risentimenti nei loro confronti, ma per la loro assenza dai problemi quotidiani, nella gestione del bene comune. Erano gli anni in cui TERMINAL dava spazio ad articoli apparsi anche su altri giornali nazionali, che venivano portati a conoscenza di un numero sempre crescente di lettori e simpatizzanti: commenti, da destra a sinistra, per ribadire una linea editoriale che aveva trovato concordi tutti coloro che, in quegli anni, si erano trovati a festeggiare anche il numero CENTO di un periodico nato quasi per caso e per divertimento: Attilio Andriolo, Pino Ragusi, Peppuccio Pitrone, Carmelo D’Agostino, Filippo Lo Schiavo, Nino Malfi, Edoardo Macrì, Gino Celebre, Melino Salmeri, Gaetano Calabrò, Sergio Chillè, Giovanni Muscolino, Giuseppe Mondello, assieme ad altri collaboratori che preferivano restare dietro le quinte, come Stefano Brancaleone, Nino Maiorana. Francesco Paolo Salmeri, Ciccio Gitto, o sceglievano pseudonimi, come Serafino Del Monte del quale nessuno conobbe l’identità e non risparmiava i suoi attacchi contro il potere!

Spirito libero e creativo, il professore Stella aveva educato migliaia di studenti negli anni del suo insegnamento, e in tantissimi lo ricordano ancora con affetto. Fra le sue amicizie annoverava persone del mondo dell’arte, della cultura, del sociale: fu legatissimo al professor Peppino Pellegrino, a Vincenzo Tripodo, ad Elvira Alberti, così come lo si vedeva spesso con artisti o poeti e letterati che frequentavano la sua casa e siedevano alla sua tavola. La sua porta era sempre aperta per chi avesse bisogno di consigli e di aiuto. Il suo telefono aveva squillato fino a ieri sera, tardi: era Giovanni Petrungaro, con il quale durava da decenni una collaborazione giornalistica, che era stato aggiornato delle sue condizioni di salute e al quale aveva raccontato della vacanza nella sua Calabria, venti giorni lontano dalle preoccupazioni e godendosi la sua terra. Si erano salutati dandosi l’appuntamento a stamattina. Giovanni, nel darmi la notizia, mi ha detto che proprio stamattina il telefono gli era squillato prima del solito: sul display il nome di STELLA. Meravigliato dell’orario, ha risposto senza pensarci su: era invece la moglie, che gli annunciava la morte improvvisa del suo sposo. “Ieri sera, appena avete finito di parlare. Stava mettendosi a letto, ha avuto un infarto…” gli ha detto in lacrime.

Aveva avuto solo il tempo di far partecipe uno dei suoi amici più cari della sua serenità, dopo la vacanza nella sua terra e la tranquillità che gli derivava dal controllo sanitario positivo. Insomma, si sentiva felice.

Invece si è addormentato per sempre, lasciando un gran vuoto e una tristezza difficile da esprimere. 

Addio, Pino, carissimo direttore. Ci mancherai, ne siamo certi. Mancherai alla città, alla cultura, all’arte, all’impegno sociale. TERMINAL ti ringrazia per la tua guida illuminata e per l’onestà con cui ha condotto le tue battaglie. Ti ringraziamo tutti noi, editore, direttore, redattori, collaboratori, lettori, per averci permesso di continuare sulla strada dell’obiettività, alla ricerca della verità, senza cedere a compromessi o sottostare alle logiche del potere. Sei stato un Maestro e ti ricorderemo sempre.

I funerali del professor GIUSEPPE STELLA saranno celebrati nella giornata di domani, venerdì 30 luglio, alle ore 16, nella Chiesa del Sacro Cuore. Ai suoi cari le epsressioni del nostro più sincero cordoglio. 

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