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UN SALUTO A BARTOLO GIORGINI

Mai e poi mai avrei pensato di dovere annunciare la scomparsa di un fratello maggiore, una persona dal cuore d’oro che conoscevo da oltre quarant’anni! E non avrei nemmeno pensato che quel giorno sarebbe arrivato, anche se gli anni passavano, con preoccupazioni, problemi di salute, angosce… Purtroppo BARTOLO GIORGINI ci ha lasciati, improvvisamente. Ed il vuoto è incolmabile, in termini di affetto, di amore, di generosità, di disponibilità, di altruismo…

Ci eravamo conosciuti – ricordo sempre quella data – il mio primo giorno di lavoro nel campo metalmeccanico: era il primo giugno del 1977, alle Acciaierie di Giammoro; lui rientrava da Saline Joniche. Dopo qualche mese fui io ad essere mandato in trasferta a Saline Joniche, e in Calabria rimasi per anni. Poi, altri anni passati in giro per i cantieri, in Italia e all’estero; e una volta tornato a casa, definitivamente, Bartolo mi contattò perchè sapeva che non avrei mai detto di no. Un rapporto di fiducia, spontaneo: voleva da me dei consigli nel settore metalmeccanico. MI riconosceva esperienza e capacità professionali, binomio fondamentale per sostenerlo nel suo tentativo di dare vita ad una nuova azienda nella quale, nel corso degli anni successivi, confluirono centinaia di dipendenti di ditte che avevano cessato l’attività. Cominciò, grazie a questa mia disponibilità, qualcosa di reciproco: anche lui lo fu nei miei confronti, e divenne sponsor (parola che in quegli anni ancora non si conosceva…) del trofeo BONINA, una classica di marcia che nel 1982 assegnò il titolo italiano nel corso di una fase finale svoltasi a Milazzo! Avremmo potuto continuare per decenni quella collaborazione sportiva, ma preferii giungere ai vertici ed evitare di ripartire da zero! In ogni caso, la generosità di Bartolo Giorgini rimase e per qualsiasi necessità sapevamo di poter ricorrere a lui!

E così fu: negli anni arrivò la CELGAS, che ci accompagnò e ci accompagna ancora oggi, nelle nostre iniziative! Accettò di sostenere l’Associazione provinciale Statistici, gli studi, le ricerche, le pubblicazioni, le indagini sociali e demografiche. Attento, scrupoloso, conservava le copie dei lavori che la nostra associazione produceva e distribuiva per mostrarle orgoglioso; sosteneva i costi delle iniziative che videro nascere il Bollettino dei Prezzi, diffuso a nome e per conto dell’Osservatorio Economico Territoriale; sponsorizzava le iniziative statistiche, il Premio Caminiti divenuto concorso nazionale e la partecipazione alla biennale Conferenza Nazionale di Statistica, al palazzo dei congressi dell’Eur. Furono stampate migliaia di copie di pubblicazioni periodiche realizzate dall’Ass. Statistici per conto dell’Ufficio di Statistica, assieme ad altri libri (è della CELGAS quello di Petrungaro e Celebre sulla Storia del Consiglio Comunale dal dopoguerra fino all’elezione diretta del Sindaco, e la ristampa delle copie del libro ‘a Cursa). Accolse con entusiasmo l’iniziativa di sostituire il bollettino mensile con un periodico di informazione, TERMINAL. 

Bartolo aveva contribuito, economicamente, a fondare il giornale che ancora oggi ci permette di essere presenti in mezzo ai nostri lettori. Il logo della sua azienda, la CELGAS, compariva su ogni nostra pubblicazione. Ogni settimana venivano distribuite gratuitamente migliaia di copie, e quel logo che per noi significava la generosa partecipazione di un amico che abbracciò le nostre iniziative in maniera disinteressata perchè ci credeva. Era sempre lui, autentico sportivo e juventino fino al midollo, a incoraggiare il nostro impegno profuso nell’edizione sportiva e nella trasmissione radiofonica degli incontri, casalinghi ed in trasferta, della S. S. Milazzo in LEGA PRO. 

Per ricordare Bartolo Giorgini in un momento di spensieratezza e di serenità, ho scelto una foto scattata nel 2013, durante la cerimonia di consegna del PREMIO TERMINAL. Lo avevamo convocato per conferirgli un riconoscimento che più di tanti altri Bartolo meritava. Il settore era il LAVORO, memori che nel corso di lunghi anni aveva creato prospettive concrete per centinaia e centinaia di famiglie,e non solo nella città di Milazzo. “Se non a te, gli risposi quando si meravigliò per quella scelta della Commissione, a chi dovremmo darlo?

A consegnare il premio realizzato dal Maestro Benedetto Norcia, ci fu Franco Trio, un altro dei fondatori di TERMINAL. Non fu quella una scelta casuale, e anche Bartolo capì il significato… volevamo che fosse uno di noi a dargli quel riconoscimento per il quale si era meravigliato! E non si tirò indietro quando gli feci presente che stavamo rimettendo in piedi e salvare dal crollo la chiesa di S. Rocco. Su whatsapp ci scambiavamo i messaggi con cui lo invitavo a venirci a trovare, a vedere il frutto del nostro impegno e delle fatiche per restituire alla città una testimonianza della storia, dell’arte, della religione, della cultura di Milazzo. Mi sembrava stanco quel vecchio amico, stentavo quasi a riconoscerlo. Mi aveva confidato che aveva problemi di salute, ed io lo incoraggiavo cercando di minimizzare le sue preoccupazioni. Lo aveva fatto il 15 gennaio, al telefono, quando lo chiamai per gli auguri per il suo compleanno. Mi diede l’appuntamento al giorno dopo, per fare gli auguri a me, nato il 16 ma dopo qualche anno. Mi aveva dato la sua disponibilità ancora una volta… e per tirarlo su avevo insistito per venire in chiesa a S. Rocco…  

Anche quella volta rispose con un POI VENGO… QUALCHE VOLTA… VEDIAMO… e con una frase che avrei potuto interpretare come un suo ultimo desiderio… Sei stato per noi più di un fratello.

Ai tuoi cari, a tua moglie, a Francesca, a Enza, a Pippo, a Marcello, ai tuoi amati nipoti, e tutti vanno le espressioni del nostro più sincero affettuoso cordoglio…

nella foto: io, Bartolo, Franchino Trio e Benedetto Norcia

Commenti

1 Commento

  1. Beniamino Picciolo

    Una brutta notizia, siamo stati amici con rispetto reciproco, provo tanto dispiacere non poterlo più vedere ,mi rimarrà un buon ricordo per la sua immensa disponibilità per essere sempre stato leale con tutti.

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