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TURUZZO DE PASQUALE, RICORDI DI TANTI ANNI FA…

Se ne va improvvisamente, in una calda giornata di luglio, Salvatore DE PASQUALE, Turuzzo per gli amici, tantissimi, che rimangono attoniti alla notizia della sua scomparsa! Se ne va per sempre, a raggiungere la sua amata moglie, i suoi cari genitori, il fratello Ciccio… Se ne va lasciando un vuoto che non potrà mei essere colmato. Se me va lasciando innumerevoli ricordi, episodi, aneddoti, testimonianze concrete della sua grande generosità e della sua innegabile umanità, del suo cuore buono, del suo carattere, della una vita dedicata al lavoro… 

Al contrario del fratello, esponente di spicco della classe politica degli anni 80 e 90, Turuzzo non si era mai impegnato in politica: lo avrebbe potuto fare, le amicizie non gli mancavano e nemmeno i voti di preferenza: mi disse un giorno che già bastava Ciccio in politica. Lui non era portato, anche se ci accomunava un ideale politico abbracciato da ragazzi.

Turuzzo, prima di buttarsi a capofitto nel lavoro e creare una realtà solida, la MADS, fiore all’occhiello dell’imprenditorialità milazzese, praticava uno sport, e non tutti i giovani di oggi lo sanno. Come un suo coetaneo, Ciccio Bartuccio, potrebbe essere definito un pioniere che ha scritto tante pagine di storia in una Milazzo che amava questo sport, le corse con i go kart! Uno sport che si praticava addirittura sul lungomare Garibaldi, durante la festa del Santo Patrono, o a piazza San Papino, quando bastavano solo delle balle di paglia per recintare il circuito e offrire qualcosa di diverso, di alternativo, per coraggiosi, per appassionati, ma anche per giovani irresponsabili. Così erano definiti: irresponsabili. Intanto perchè praticavano uno sport che non dava sicurezza in caso di un incidente; vulnerabili, su quelle macchinette che avrebbero potuto effettuare un testa-coda con facilità, basta abbordare male una curva. Ma soprattutto coraggiosi, perchè i loro nervi saldi e la concentrazione li proteggevano mentre inanellavano giri su giri, sfrecciavano rombando, si rimettevano in gioco dopo le sbandate e riprendevano velocità per dimostrare di essere forti. E come Ciccio Bartuccio, anche Turuzzo De Pasquale faceva parte dei campioni di ieri, quelli che si sfidavano seduti su un telaio realizzato in officina, sul quale veniva montato un motore, quattro ruote, un volante, un sedile… Tutto frutto di passione e grazie alla conoscenza dei pezzi da montare: quale aerodinamica, quali regole, quali calcoli sofisticati di ingegneri meccanici… il loro rapporto con i motori non aveva nulla da spartire con studi successivi che avrebbero condizionato ogni momento della gara, sfruttando ogni minimo dettaglio. Il piede sul freno permetteva di conoscere la condizione delle gomme, quello sull’acceleratore il rendimento del motore che non doveva, non poteva tradire chi aveva puntato sul suo fedele alleato! Per questi trascorsi sportivi a Turuzzo DE PASQUALE era stato conferito il PREMIO TERMINAL SPORT 2012.

Turuzzo era stato un grande, e la nostra generazione ricorda quell’ottantenne che oggi ci lascia, quando, giovanissimo, a bordo di quelle vetturette veniva osannato, o il prototipo con la scritta Ferrari (sponsorizzazione di una marca di macchine agricole che traeva in inganno…) lucidata a specchio e pronta per partecipare alla gara successiva, da un punto all’altro della penisola!

Carattere spontaneo, estroverso, un po’ guascone e spesso irriverente e ironico, rimaneva uno di quei ragazzi terribili a dispetto dei suoi anni. Un ragazzo con cui era piacevole scambiare qualche parola o intavolare lunghe discussione, e che improvvisamente sbottava perchè aveva sempre qualcosa da ridire sulla gestione e sulle scelte politiche. E quando gli veniva chiesto di scendere in campo, per mostrare le sue capacità, si ritraeva perchè aveva altro da pensare. Ed aveva ragione! La sua azienda, quel marchio prestigioso, il lavoro che garantiva ai dipendenti, la sua famiglia, e quel po’ di tempo libero che lo portava a frequentare il Circolo del tennis, per stare in compagnia con gli amici che ne piangono la scomparsa.

Un buono, Turuzzo De Pasquale, pronto ad intervenire in aiuto di chi ne avesse bisogno. Un buono che ci ha onorati della sua amicizia, ed al quale ho voluto bene, così come gli hanno voluto bene i tantissimi amici che non lo dimentiocheranno mai. Un buono che rimarrà nei nostri cuori, per sempre.

Ai sui figli, ai nipoti, alle sorelle vanno le nostre più sincere espressioni del cordoglio, e quello dei lettori di TERMINAL I suoi funerali saranno celebrati nel DUOMO DI MILAZZO, lunedì 17 luglio, alle ore 17.

 

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