ALCUNE FOTO, le prima di una lunga serie, crediamo. I protagonisti sono sempre i soliti: i camper. E siccome ogni anno facciamo un discorso che nessuno recepisce, ecco che RIPUBBLICHIAMO una lettera di qualche anno fa… sperando che serva a chiarire le idee a qualcuno. Le foto? No, le foto sono state scattate poco fa…
Cara Redazione, quella dei camper in sosta a Croce di mare è un esempio visibilmente calzante. Frequento la spiaggia tutti gli anni, abitandovi vicino, e noto con sempre più frequenza che questi accampamenti di fortuna generano una serie di domande logiche. Premessa, a Milazzo si può fare quello che minchia si vuole, tanto le presenze delle forze dell’ordine è superficiale se non assente. Puoi trovare i vigili alla Sagra della Melanzana, rimbrottati da qualcuno dell’organizzazione che li richiama per pagare l’assaggino che fanno; puoi vederli discutere e rabbonire lo stesso organizzatore sul pagamento, ma di vedere i vigili che arrivano a Croce di mare e informano i francesi, quest’anno vengono da li, che in questo modo non si può fare, nemmeno l’ombra. Siamo il paese di Pulcinella o, se volete, di Peppe Nappa, per restare in ambito regionale. Questi signori occupano il parcheggio in larghezza, stendono le loro cose che lavano e sciacquano nelle docce a pochi metri e che, vorrei ricordare, scarica a terra aperta e non in condotte. Stazionano davanti alle docce e discutono con i bagnanti se qualcuno fa notare che non sono bagni privati ma docce pubbliche per una sciacquata e via. Inutile! Quanto al ritorno economico per il commercio locale, la vedo dura. Potranno andare a cena qualche volta nei ristoranti o nelle pizzerie, comprare qualche cosa, ma solitamente, il camperista, vive le vacanze, portandosi il necessario da casa e lo stretto necessario, comprarlo. Siamo rimasti il popolo servo di sempre. Non abbiamo le palle per alzare la testa e farci rispettare. Secondo noi, non facendo nulla, i turisti che entusiasti di aver fatto vacanze senza nemmeno versare un minimo di 15/20 euro al giorno per la sosta, torneranno a casa e racconteranno mirabilie della città. Niente di più sbagliato: son convinto invece che racconteranno di una città allo sbando e dove, se fai finta di nulla, sosti senza sborsare un centesimo e puoi buttare i tuoi liquami nelle caditoie.
P.s. Le caditoie bisognerebbe spiegare ai milazzesi a cosa servono. Spesso e volentieri, privati e commercianti li vedi intenti a spazzare la strada da mozziconi, cartacce e bottiglie direttamente negli scarichi delle caditoie. Passate in via San Giacomo, proprio nel salotto buono (o nel cesso?) della città, e buttate un occhio dentro. Troverete di tutto e di più. Lamentiamoci poi, alla prossima “bomba d’acqua”, delle strade allagate. Ipocriti ignorantoni!
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